Cora Slocomb Savorgnan di Brazzà (1860-1944)

Un'americana innamorata del Friuli

         

Cora Slocomb nacque a New Orleans nel 1860, figlia unica di una facoltosa famiglia. Ricevette un'educazione di prim'ordine, viaggiò molto in Europa, imparò il francese, il tedesco e l'italiano e frequentò l'Accademia di Belle Arti di Monaco. Nel 1887 sposò a New York il conte Detalmo di :

Brazzà Savorgnan e per la prima volta giunse in Friuli, a Brazzà, nel dicembre dello stesso anno. Meravigliata nel vedere le rose che spuntavano dalla neve chiese al marito: «Ma che razza di paese è questo dove le rose fioriscono con la neve?» il marito semplicemente rispose: «Brazzà».

Cora si innamorò subito del Friuli e fu attratta dal fascino dell'antico castello da cui poteva godere il panorama dai monti al mare.
Giovane sposa incominciò a mettere mano, con sapiente affetto, a tutto quanto la circondava: fece restaurare il maniero di famiglia e si attivò nella progettazione e realizzazione del parco secondo i principi del Landscape anglosassone che aveva potuto apprezzare in Louisiana. Il parco di Brazzà fu il primo del genere in Friuli e costituisce ancora oggi un valido esempio di architettura del verde.

I suoi primi anni di matrimonio coincisero con le imprese in Africa del cognato Pietro di Brazzà, con la fondazione di Brazzavillé e l'esplorazione del Congo.
Cora, americana, piena di spirito di iniziativa, abituata a frequentare prima del matrimonio artisti e letterati di tutto il mondo, qui in Friuli imparò a conoscere la gente del posto ed a capire le condizioni di miseria in cui versava. Si accorse che soprattutto le donne dovevano sopportare il disagio della povertà e della sottomissione. Convinta che il soccorso non doveva consistere nella
elemosina, ma nella creazione di istituzioni che potessero elevare la gente ad una maggiore dignità, creò la prima Scuola Cooperativa per merletti a fusello il cui motto fu «Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi». Ben presto furono istituite altre sei scuole che diedero lavoro a più di cento operaie. La grande produzione di merletti di Brazzà fu conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo soprattutto negli Stati Uniti dove furono aperti punti di vendita a New York, Sto Louis, Baltimora, Washington e New Orleans. Vinsero la medaglia d'oro all'esposizione mondiale di Chicago del 1893, di Parigi del 1900, di Londra del 1904, di Liegi del 1905 ed altri prestigiosi premi. Il grande motore di tutto era Cora: lei si occupava dell'esecuzione dei disegni, della produzione, della commercializzazione e dell'immagine delle aziende.

Sempre per incrementare l'occupazione femminile, Cora di Brazzà fondò l'Industria Giocattoli in Friuli con sede a Fagagna. Venivano realizzate bambole vestite con antichi costumi del folklore friulano e peluches: orsi, asini, cavalli, cammelli, pecore, caprette, cani, gatti, galline, anatre e colombe. I disegni erano di Cora, i materiali venivano importati dagli Stati Uniti, la manodopera era locale.

Tutto terminò con la prima guerra mondiale per la difficoltà di approvvigionamento delle stoffe.

Cora, che tanto amava il Friuli e voleva far conoscere a tutto il mondo la bravura delle maestranze locali e la specialità dei prodotti, non si lasciò scappare l'occasione di diffondere in tutta Europa, Pietroburgo compreso, le viole di Brazzà, bianche, doppie, profumatissime, create dal cognato Filippo di Brazzà e coltivate dalle donne friulane lungo i filari delle viti.

Anche la storia dell'industria dolciaria Delser di Martignacco è legata a Cora. Fu lei ad incentivare la produzione dei biscotti, allora una rarità dalle nostre parti. I primi biscotti della fabbrica Delser, oblunghi ed adatti ad essere inzuppati, portavano impressa la scritta Brazzà.
Le iniziative umanitarie di Cora, tuttavia, non si risolsero in azioni di miglioramento sociale ed economico, ma spaziarono anche nel sostegno dei diritti umani.
Cora si impegnò contro la pena di morte e, grazie ad una potente rete di amicizie, riuscì a mobilitare l'opinione pubblica americana, a far riaprire il processo e a far assolvere Maria, giovane italiana accusata di omicidio, prima donna condannata alla sedia elettrica.

Fra le ultime iniziative di questa americana innamorata del Friuli va ricordata l'istituzione a Santa Margherita del Gruagno di una Scuola Superiore Internazionale di arte, musica, lingue, agricoltura, economia domestica e lavori manuali. Nelle intenzioni di Cora le alunne, di diversa nazionalità, dovevano incontrarsi per imparare le materie di studio e per godere di un clima salutare, di un buon cibo, di un bel paesaggio e di una piacevole compagnia.

Questo ambizioso progetto non fu mai realizzato a causa di una lunga malattia che portò Cora alla fine dei suoi giorni. Si spense a Roma il 24 agosto 1944.
Nel 1995 fu istituita a Moruzzo l'Università della Terza Età e delle Liberetà intitolata a Cora Slocomb di Brazzà Savorgnan. Furono riproposte le stesse materie di studio che Cora aveva previsto per la sua scuola e fu dato ampio spazio alla conoscenza e alla fruizione di quel territorio che lei tanto amava e definiva ancora sconosciuto ai viaggiatori, vario, pittoresco e pieno di storia.

Mariangela Toppazzini

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